Valle dei Templi di Agrigento
Dettaglio
La riscoperta di Akragas fu avviata verso la fine del Settecento, quando giunsero i primi viaggiatori europei che, proprio in quel periodo, si avventurarono in Sicilia scoprendo un’inaspettata quanto immensa ricchezza artistica ed archeologica.
In una valle incantata coi mandorli fioriti, si trova il più imponente insieme monumentale dell’architettura ellenica in Sicilia. In questa commistione tra ambiente culturale definito dall’uomo e paesaggio naturale c’è tutto il fascino di questo sito UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
La Valle dei Templi è sicuramente la più importante testimonianza dell’antica cultura classica in Sicilia. Comprende i templi degli dei, oltre alla zona delle necropoli e dei santuari extra-moenia.
Il tempio dei Dioscuri (Castore e Polluce), i leggendari gemelli nati dall’unione della regina di Sparta con Giove, oggi conserva solo quattro colonne ed è divenuto il simbolo della città di Agrigento.
Il tempio di Zeus Olimpico (Giove) venne edificato per ringraziare il dio Zeus in occasione della vittoria del 480 a.C. degli Agrigentini sui Cartaginesi. Qui si trovano i Telamoni, gigantesche statue con sembianze umane.
Il tempio della Concordia, anch’esso eretto verso il V secolo, si trova lungo la via Sacra ed è quello meglio conservato. Nel VI secolo fu trasformato in edificio sacro. Il nome Concordia deriva da un’iscrizione latina ritrovata nelle vicinanze del tempio stesso.
Davanti al Tempio, possiamo ammirare la statua di Icaro, donata dallo scultore polacco Igor Mitoraj. La statua rappresenta la caduta di Icaro, che disobbedendo al padre Dedalo, volò troppo vicino al sole, bruciò le sue ali di cera e precipitò nel Mediterraneo.
Il tempio di Eracle (Ercole) è il più antico. Al suo interno vi era la statua di bronzo raffigurante lo stesso eroe Ercole, venerato con particolare attenzione dagli Akragantini. Il tempio, distrutto dagli eventi bellici e probabilmente da un terremoto, oggi conserva solo otto colonne delle 38 originarie.
Il tempio di Esculapio fu costruito ben fuori dalle antiche mura della città, luogo di pellegrinaggio dei malati che chiedevano di essere guariti. Le pareti del tempio riportavano le iscrizioni dei malati che ottenevano la guarigione.
La tomba di Terone, in prossimità della Porta Aurea, è un imponente monumento di pietra tufacea di forma piramidale. Fu eretto per ricordare i caduti nella seconda guerra punica.
Il tempio di Vulcano, le cui rovine lasciano presupporre una costruzione imponente, risale al V secolo. Nelle fondamenta furono rinvenuti i resti di un tempietto arcaico.
Il tempio di Giunone (Hera Lacinia), posto spettacolarmente nella parte sommitale est della magica collina, ospitava il culto della dea della fecondità. Il suo nome, come quello del vicino Tempio della Concordia, è convenzionale, frutto di una errata interpretazione di un’iscrizione latina che lo confonde con il tempio di Hera a Crotone. Le tracce di fuoco, ancora ben visibili sulle mura della cella, richiamano all’infausto 406 a.C., quando anche questo magnifico tempio, quasi del tutto identico a quello della Concordia, venne distrutto dai Cartaginesi. Nei pressi, sono ancora ben visibili un grande altare per i sacrifici (ad est) ed un tratto di strada profondamente solcato dalle ruote dei carri, proveniente dalla porta III della città.
Segui l’itinerario Parco Archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi.
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LOCALIZZAZIONE
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