Sicilia in kayak
Dettaglio
Pagaiare, pagaiare, pagaiare… un, due, un due… nel silenzio della natura scivolare dolcemente sull’acqua, quasi fondendosi con essa. Lo sa bene chi ha provato, almeno una volta nella vita, un’escursione in kayak.
La Sicilia offre incredibili scorci osservabili solo galleggiando sulle acque di fiumi, laghi e mari. Pronti?
Pagaiamo.
Partiamo da Siracusa: a pochi chilometri dal centro urbano troviamo la foce del fiume Ciane.
Se non avete con voi una canoa, non vi preoccupate: ci sono molti stabilimenti in loco che offrono il servizio di noleggio. Armati di remi, potrete scivolare sull’acqua fin dentro alla Riserva Naturale del fiume Ciane. Il suo nome deriva dal greco cyanos e vuol dire “verde-azzurro”: il perché lo capirete quando vi troverete circondati dalle sue acque. Oltre a una grande varietà di avifauna (cavaliere d’Italia, gallinella d’acqua, folaga e tarabusino), sul percorso incontrerete l’attrazione più famosa della riserva: il papiro. Qui (e presso la Fonte Aretusa, dentro la città) cresce infatti l’unico papireto spontaneo d’Europa. Non è dato sapere con certezza delle sue origini in Sicilia, se sia una pianta autoctona o importata dall’Egitto, o dagli arabi: le teorie sono molte. Fatto sta che il papiro ha scelto da secoli il Ciane come casa sua. Andate a fargli una rispettosa visita.
Spostiamoci adesso verso Nord e buttiamoci nel mare di Acireale. Pagaiando potrete ammirare dal mare la falesia della fascia costiera su cui sorge la città barocca. Le pareti della timpa (‘ripido ed elevato costone roccioso’) che toccano il mare sono di origine vulcanica, con formazioni di spettacolari colonne basaltiche che vi lasceranno a bocca aperta. Non a caso questo patrimonio naturalistico è tutelato dalla Riserva Nazionale Orientata della Timpa.
Stanchi? Non ancora? Allora continuiamo la scoperta della Sicilia in canoa. Direzione: entroterra. Cambiamo ancora scenario: dopo il fiume e il mare, ecco a voi i laghi . Fermiamoci prima al lago di Ancipa, sui monti Nebrodi, tra Troina e Cerami. Il lago è artificiale, creato dalla diga Sartori (alta 112 metri) e circondato da boschi verdissimi. Qui il kayak ha bisogno della concessione da parte del Parco Naturale Regionale dei Nebrodi (chiedete all’ente prima di divertirvi).
Scendiamo ora verso Regalbuto e ci fermiamo al lago Pozzillo. Qui la canoa è di casa. Presso l’info point della Pro Loco situato in c.da Piano Arena vi saranno forniti giubbotti salvagente e pagaie per vivere l’esperienza in tutta sicurezza, con personale pronto ad assistervi per qualsiasi necessità durante tutta la durata del giro.
Passiamo poi al lago Nicoletti, a Enna: anch’esso di origine artificiale ed immerso completamente nella natura (il lago fa parte del Geoparco Globale UNESCO di Rocca di Cerere). Qui avrete la possibilità non solo di andare in canoa, ma anche di divertirvi con tante altre attività sportive nautiche organizzate.
Se avete ancora energia arriviamo fino all’estremo occidentale della Sicilia: Marsala. Più precisamente alla Riserva naturale orientata Isole dello Stagnone. Lo ‘stagnone’ è una laguna, la più vasta della Sicilia, caratterizzata da acque basse. All’interno della riserva sono incluse anche le famose saline.
Vi accoglierà un’esplosione di colori: dal bianco dei cumuli di sale al celeste del mare che viene fatto affluire nelle vasche per l’evaporazione, fino al rosso del cielo al tramonto. In canoa potrete raggiungere i piccoli isolotti: Isola Grande, Isola di Santa Maria e l’Isola di San Pantaleo, cioè l’antica Mozia, antichissima colonia fenicia. Anche qui potrete usufruire di tour organizzati.
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