Cercando Antonioni

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Se siete dei cinefili avrete sicuramente sognato di ripercorrere almeno una volta i passi del mistero irrisolto ne L’avventura di Michelangelo Antonioni. Il film vuole essere un invito alla ricerca di sé stessi, più che un’avventura reale, e il paesaggio siciliano scelto dal regista diventa uno strumento di drammatizzazione degli stati d’animo dei personaggi. Pronti allora per un viaggio che parla all’anima?

All’inizio sarete circondati dal rumore assordante del mare: siamo a Panarea, la più piccola nonché la più antica isola delle Eolie . Un giro dell’isola via mare vi porterà alla scoperta degli isolotti di Basiluzzo, Bottaro, Dattilo, Lisca Bianca e Lisca Nera che, insieme all’isola, formano un arcipelago a sé stante poggiato su un unico complesso vulcanico. Ed è proprio dall’isolotto di Lisca Bianca che L’avventura ha inizio, con la misteriosa scomparsa di Anna. Il mare attorno all’isolotto vi offrirà altri due spettacoli inusuali: i cosiddetti “soffioni”, fenomeni eruttivi subacquei che generano un ribollire delle acque; e l’unico relitto di nave visitabile di tutte le Eolie, quello della nave inglese Llannischen, di fine Ottocento.

Se di misteri ne avete avuto già abbastanza dopo il giro, non preoccupatevi: Panarea offre anche un’esuberante movida nel cuore della cittadina omonima e, ovviamente, spiagge su cui rilassarsi (Cala Junco, Cala degli Zimmari).

Per la seconda tappa bisognerà tornare a Milazzo. Dal mare passeremo vertiginosamente alla montagna, attraverseremo i monti Nebrodi, per arrivare in alcuni luoghi del set cinematografico: i Villaggi Schisina e Casalvecchio Siculo.

I Villaggi Schisina sono un curioso complesso di borghi degli anni ’50 del Novecento, oggi completamente abbandonati. Dopo una breve e straniante sosta, attraversandoli potrete arrivare a Francavilla di Sicilia e Castiglione di Sicilia, due splendidi borghi montani famosi per le eccellenze vitivinicole. Qui potrete degustare i migliori vini etnei e non solo: sono numerose le cantine che offrono degustazioni, pranzi e tour in vigna.

Scendendo verso la costa ionica arriveremo a Casalvecchio Siculo, sui Peloritani. Un borgo tipicamente medievale, dalle cui terrazze potrete ammirare un notevole panorama che spazia dalla Calabria e dallo Stretto di Messina fino all’Etna. Oltre alle numerose architetture religiose, di particolare interesse sono le varie fontane di acqua sorgiva (una leggenda vuole che dall’Acqua Ruggia si sia abbeverato anche il Conte Ruggero) e le Gole Ranciara, con le loro piccole cascate e notevoli formazioni rocciose, che ricordano quelle delle più famose e vicine Gole dell’Alcantara.

Attraversando i monti, i protagonisti de L’avventura arrivano a Noto : da isole minori, spazi stretti, viuzze medievali, la vista si aprirà al bianco di grandi Cattedrali e larghe vie barocche. L’avventura di Sandro e Claudia, protagonisti del film, sembra terminare col riconoscimento della loro storia d’amore in una cornice d’eccezione: la splendida Taormina.

Per comodità di viaggio conviene invertire l’itinerario del film: da Casalvecchio scendere verso lo Ionio per arrivare, costeggiandolo, a Taormina; da qui andare ancora verso sud, per arrivare alla perla del tardo barocco: Noto.

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