Teatro di Noto

La “Capitale del Barocco” siciliano non può che vantare un teatro-gioiello. Ricostruito dopo il terremoto del 1693, come il resto della Città Vecchia, l’attuale teatro prende corpo a partire dal 1851, quando il sindaco dell’epoca e un comitato di cittadini si dedicano a un’apposita raccolta fondi. Il disegno iniziale passa dall’ingegnere Francesco Sortino a Francesco Cassone, con le decorazioni del pittore messinese Santi Ferrara, fino all’inaugurazione del 1870.

Ad accoglierci, la statua di arenaria che rappresentante l’allegoria della Musica, al centro del vestibolo, opera dello scultore Giuliano Palazzolo; le decorazioni del palcoscenico portano la firma dei pittori siciliani Subba e Di Stefano. Ci si accomoda in una galleria con 80 sedie e tre file di palchi, per una capienza di 320 posti.

Oggi il teatro (ex Vittorio Emanuele) è dedicato all’attrice Tina Di Lorenzo, assieme all’omonima Fondazione, e organizza una stagione tra le più apprezzate in Italia, simbolo della rinascita della città.