Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025
Dettaglio
Grande orgoglio per la consacrazione di Agrigento “Capitale Italiana della Cultura 2025”.
Una città dove si respira la storia, ma anche un luogo dell’accoglienza, della relazione e dello scambio continuo tra individui, dove antichità e contemporaneità convivono in una dimensione armonica.
Fondata nel 581 a.C., Agrigento è tra le città più antiche della Sicilia, come dimostra il Parco Archeologico della Valle dei Templi (Patrimonio UNESCO), ed è anche un dedalo di vicoli tipico dell’urbanistica araba.
Il centro storico è impreziosito dalla Cattedrale di San Gerlando col suo campanile incompiuto, dalla cui sommità è possibile ammirare i tetti di Girgenti, e dai luoghi letterari di Pirandello e Camilleri, che nelle rispettive opere hanno fatto rivivere le atmosfere seducenti di una città che non smette di stupire.
Scopriamo insieme i luoghi e le bellezze di Agrigento, “Capitale Italiana della Cultura 2025”.
Valle dei Templi (Patrimonio UNESCO)
Il Parco Archeologico Valle dei Templi è il Sito UNESCO che testimonia la grandezza dell’antica Akragas, tra le città più importanti della Magna Grecia nel Mediterraneo. L’esperienza di visita alla Valle dei Templi è immersiva e si snoda tra alcuni dei templi classici meglio conservati del Sud Italia (Dioscuri, Zeus Olimpico, Concordia, Eracle, Esculapio, Terone, Vulcano e Giunone) e il Museo Archeologico Regionale.
Teatro e Casa di Pirandello
Figlio illustre di Girgenti, il grande drammaturgo Luigi Pirandello ha lasciato tracce vive di sé presso la casa natale di campagna, in contrada Caos. Il suo spirito aleggia ancora tra le stanze e le carte, le collezioni fotografiche e i cimeli di una vita scandita da capolavori rappresentati in tutto il mondo e un Premio Nobel per la Letteratura (1934). Alla visita della Casa-Museo Biblioteca “Luigi Pirandello” si abbina quella del Teatro a lui dedicato, edificio ottocentesco a firma Dionisio Sciascia e Giovan Battista Filippo Basile. La chicca all’interno? Il sipario del pittore messinese Luigi Queriau, che rappresenta l’atleta Esseneto vincitore a Elea.
Cattedrale di San Gerlando e centro storico
Una passeggiata nel centro storico di Agrigento rivela subito i suoi monumenti simbolo. Su tutti, l’antica Cattedrale di San Gerlando, fondata alla fine dell’XI secolo dal vescovo cui è dedicata. Vi accediamo da un’ampia scalinata, osservando il caratteristico campanile incompiuto. All’interno la piccola cappella di San Gerlando, che ospita le reliquie, e altri monumenti sepolcrali. Da non perdere il Tesoro della Cattedrale, che tra le opere custodisce il famoso Sarcofago di Fedra, opera descritta dai viaggiatori del Grand Tour.
Spiagge agrigentine
Chi ama il mare, ad Agrigento trova spiagge che si estendono per chilometri, alternando stabilimenti balneari attrezzati di ogni comfort a tratti di litorale deserto e incontaminato: da Marina di Licata a Punta Bianca, fino alla più mondana San Leone, centro vivace della movida estiva. Cerchi una spiaggia a misura di bimbo? Porto Palo, a Menfi, sventola la Bandiera Verde che è garanzia di sicurezza, servizi e divertimento per tutta la famiglia.
Scala dei Turchi a Realmonte
La più iconica delle “scale” siciliane, set cinematografico a cielo aperto (qui sono stati girati film quali Malèna di Giuseppe Tornatore e In guerra per amore di Pif), è la Scala dei Turchi, vero e proprio monumento naturale. Una falesia di marna bianca, lungo la quale gli agenti atmosferici hanno scolpito una scalinata degna di un “archistar”. La ragione del nome? Pare che anticamente i pirati saraceni (turchi) riparassero con le loro navi in questa baia tranquilla.
Tradizioni e accoglienza
Crocevia di popoli, Agrigento “coccola” i suoi visitatori con tradizioni ed eventi unici nel Mediterraneo. Tra questi, la Sagra del Mandorlo in Fiore, che si tiene ogni anno tra febbraio e marzo, nel periodo di fioritura di questo albero leggendario. Una settimana di festa e incontro tra popoli e culture diverse, che culmina nella suggestiva accensione del “Tripode dell’Amicizia” davanti al Tempio della Concordia (nella Valle dei Templi).
Farm Cultural Park di Favara
Da non perdere nei dintorni, Favara e il centro storico che ospita il Farm Cultural Park, punto di riferimento per l’arte contemporanea internazionale. Nata dall’idea di due appassionati d’arte, Florinda e Andrea, la rigenerazione artistica del quartiere è oggi una tra le espressioni più riuscite di recupero urbano attraverso la street art e le forme di cittadinanza attiva: le vecchie case e i cortili di Favara ospitano mostre, workshop ed eventi tutto l’anno.
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